Sono un’appassionata fruitrice di blog cristiani, pagine cristiane su Instagram e youtubers cristiani. Molti degli scrittori e videomakers che seguo sono donne. Mi sono concentrata sul ruolo della donna nella famiglia che propongono. Una donna sorridente, (e va bene), una donna curata (non sempre è possibile esserlo), una donna che non si lamenta mai (è impossibile), una donna che si sobbarca tutte le incombenze domestiche (non è giusto). Frequentando anche gruppi cattolici questo è il messaggio che passa: la donna deve essere sempre bella, fare mille cose (lavorare ed occuparsi della famiglia e della casa) e non lamentarsi mai. Questo messaggio è utopico e sbagliato. La donna ha diritto all’ozio, esattamente come l’uomo. Ha diritto a delegare, ha diritto a non essere perfetta. Occuparsi della casa forse è divertente? E’ quanto di più noioso e ripetitivo ci sia. Accudire gli altri, anche se lo si fa con amore, è sicuramente faticoso e snervante. Se c’è una famiglia, se c’è una coppia, è giusto che si sia coppia e squadra sempre. La famiglia tradizionale, per come ce la vendono, è un modello piuttosto infelice di donne costantemente sotto pressione e, quindi, sofferenti. E’ impossibile che vivano questa situazione profondamente ingiusta come ideale. E’ un subire ed un adattarsi. Che mina anche l’amore nella coppia. Ed inoltre, come gestire una giornata così faticosa? Dov’è il diritto al riposo? Il diritto alla socialità? Questo crea nuclei famigliari profondamente tristi ed infelici. A mio avviso, nella gestione della casa, tutti devono collaborare, dal marito ai figli che devono essere responsabilizzati fin da piccoli. Piccoli compiti ognuno, meno stress per la madre. E’ sacrosanto che una donna di famiglia abbia il tempo per la palestra, per un caffè con le amiche, semplicemente per stare sul divano a riposarsi. Anni di lotte per i diritti e siamo ancora qui. All’immagine della donna che fatica e sorride, ma dov’è il senso di questa persecuzione? Anche Gesù, nel Vangelo, ci parla di Marta e Maria. Marta laboriosa rimprovera la sorella che è seduta ai piedi di Gesù ad ascoltarlo senza collaborare alle faccende. Ebbene Gesù difende Maria, “Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta”. Cioè l’ascolto della Parola. Come leggere il Vangelo ed ascoltare la Parola se non abbiamo il tempo per respirare? La contemplazione nasce dalla tranquillità e dal silenzio. Se non si ha tempo per contemplare e meditare la Parola di Dio come si avrà la crescita interiore? Gesù ce lo dice, “fermatevi ed ascoltatemi”. Basta con questo correre, con questo agitarsi, con questo ideale di laboriosità femminile irrealistico ed ingiusto. Ascoltiamo Gesù. Fermiamoci e respiriamo.
Sono affascinato da questa nuova lettura della donna cristiana. Merita davvero di essere letto e divulgato. Meritevole di #repost. #suore mi sà che questa merita di essere il nuovo modello di #Chiesa al femminile.
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